Di Grazia qui ce n'é veramente poca....

Sunday, 8 September 2013



(English text available soon)

Mi sento punta nel vivo e offesa nel leggere l’editoriale di Grazia della settimana scorsa (foto di sopra). Non amo fare polemiche e il mio blog è la casa di colori, moda, stile, gioia e allegria. Ma stavolta non riesco a tacere.

Stavo facendo colazione leggendo la rivista Grazia e BAM! una parola mi trafigge. Riporto qui il testo: L’amministratore delegato di Yahoo Marissa Meyer, ha tutto: è bella, intelligente, magra, una delle donne più potenti al mondo….

Cosa? Ancora una volta l’idea di magrezza associata a qualità positive e di successo [vada per la bellezza ma anche questo è opinabile].

Trovo vergognoso, se non insensibile, irrispettoso e poco professionale pubblicare un’osservazione del genere, tanto più nell’editoriale di una rivista femminile dove spesso vengono toccati argomenti quali l’autostima, i disturbi alimentari, le problematiche dell’universo femminile.

Sono stanca, stanca, stanca di veder associata l’idea della magrezza all’esser belle o avere successo. Qui si parla di una donna in carriera e cosa si menziona? Che la sua fortuna è dovuta (anche) alla magrezza?

Una frase così è discriminante e, a mio giudizio, non fa che etichettare ed incasellare una donna, cosa che non approvo.
Vorrei quasi dire, spero di non esagerare, che trovo questo commento quasi razzista: se sei magra e di successo ce l’hai tutte. E chi è in sovrappesso è sfortunata e non ‘ce le ha tutte’ (le fortune)?

Non amo le etichette e nel mio piccolo non mi sono mai schierata in nessun gruppo e non mi sento parte di nessuna categoria di donna. Non amo parole come ‘skinny, curvy, plus size, magre, inbetweenie’ perché secondo me fomentano le diversità. Odio essere incasellata. Sono una donna e basta. Questo é già più che sufficiente.

Lavoro molto, porto avanti il nido d’amore che condivido con il mio dolce maritino e ho mille passioni ed interessi che mi tengono sempre impegnata e spesso in viaggio.

Ma non sono magra.

Mangio con gusto, mi godo la vita, sono sempre sorridente, piena di energia e idee.

E sono felice di essere LIBERA da questi pregiudizi, accettare quello che di buono la vita mi ha offerto e non essere condizionata da schemi, imposizioni della società o commenti sgradevoli come questi.

Scusate la schiettezza ma io credo “di averle tutte” anche se non sono magra, non sono particolarmente bella e non sempre riesco ad essere chic. Perché mi accontento di quello che ho e quello che sono. E sono comunque una Donna.

Mi farebbe piacere avere la vostra opinione in merito.




Ancor più ironico, nella pagina successiva all’editoriale una lettrice chiede di vedere più foto di abiti taglia 48 e la giornalista risponde che prenderà in considerazione la sua richiesta (!).


17 comments :

  1. Hai ragione tu, gia' che c'erano potevano scrivere pure "bianca"...
    Anche io sono una donna, ne' magra, ne' grassa, con famiglia, lavoro, lauto stipendio e bella casa: almeno, cosi' a me sembra, pero' cio' non toglie che qualche giorno sia triste, qualche altro allegra, a volte elegante, a volte un disastro... Insomma, sono una donna, un essere umanlo!
    godiamoci in pace la nostra vita, e diamo meno giudizi!

    Ciao! Monica

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  2. ero stata colpita anche io da quell'articolo... Ma non è l'unico esempio di questa mentalità, purtroppo la vedo applicata nel parlato anche dalle stesse donne morbide, tipo 'non sono bella, perché ho qualche chilo in più' e cose del genere. Ogni volta mi viene l'orticaria, non tanto perché voglio a tutti i costi che le donne in carne siano considerate tutte belle, ma perché non vedo come l'essere in carne debba precludere per forza l'essere piacenti, lo stare bene con se stesse, il piacere agli altri ecc. Lo dobbiamo togliere dalla testa e dal vocabolario prima noi...

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  3. p.s. e diciamolo anche che non tutte le donne magre sono belle, anche in quel caso ce ne sono di belle e non, ma anche l'essere belle, tra l'altro, non è qualcosa che assicuri la felicità o la soddisfazione nella vita, sembra di essere nel medioevo e che per le donne la massima aspirazione sia ancora solo essere 'belle'.

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    1. guarda, tocchi un tasto al quale volevo dedicare un post ma non penso lo farò. Da quando sono dimagrita la gente mi riempie di complimenti sottolineando quando sono bella....ADESSO!
      a me questa cosa non fa piacere. Perché non ritengo che per essere belle bisogna essere magre (e cmq non lo sono) e tutti questi apprezzamenti ORA non fanno che sottolineare che negli italiani questa mentalità é troppo radicata e dura a morire. Purtroppo.

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  4. Credo che la rivista abbia enormemente sbagliato in quell'articolo, non è professionale un commento del genere.
    Non stiamo parlando di essere magre o grasse, belle o brutte, alte o basse, si parla di una donna che ha avuto una carriera di successo ed associare il successo alla magrezza è inopportuno, sopratutto in una rivista per donne.
    E' come dare uno schiaffo in pieno viso alle lettrice e dir loro "se non siete così siete un fallimento!"

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  5. condivido quanto hai detto, è vergognoso che ancora venga pubblicizzato un ideale di donna che come qualità principale debba avere la MAGREZZA. l'ignoranza di certa gente mi basisce...
    MICHELA MAZZON

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  6. concordo con te...io non sono magra,ho una 50,e quando leggo/sento certe cose mi cadono le braccia!

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  7. Posso dire che a me l'articolo di Grazia non fa arrabbiare? Anzi, mi strappa un sorriso per il candore. Una parola è bastata a smontare tutti gli sforzi che certe riviste di moda fanno per risultare politicamente corrette. Ma preferisco senza dubbio questo alla montagna di eufemismi, giri di parole, termini coniati ad hoc che usano di solito.
    Se arriveranno tante lettere la direttrice si scuserà con le lettrici indignate dicendo che è stata fraintesa. E continuerà a pensare che magrezza fa rima con bellezza.

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  8. Avessero scritto "bianca" invece che magra si sarebbe sollevata una protesta arrivata fino in piazzata. Il problema è che una rivista del genere fa finta di essere super partes ma non lo è, non lo è per niente, e il "magro=successo=bello=felice=degno di stima" ce l'ha cucito nelle pieghe più profonde del dna. Non possiamo apsettarci molto da riviste che propongono curvy o non curvy come se ti dicessero:"Hei guarda noi usiamo anche modelle "disagiate"."

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  9. Questa mentalità radicata è ciò che influenza la gente e la rende sempre più ottusa! Essere in carriera, avere un lavoro, scopi nella vita e essere felici non dipende dall'essere magri, dipende dalla fortuna, dalla predisposizione mentale, da tutto, ma non da quello ( spero).

    Pensa che ieri ero in ospedale con mia sorella che ha avuto una reazione allergica ad un medicinale ed è stata ricoverata, come ogni giorno è arrivato il frate a fare una visitina nelle camere, quando è arrivato al letto di mia sorella le ha chiesto come stesse e poi ha chiesto chi fossi io! Dopo che è venuto a conoscenza della nostra parentela, ha detto , testuali parole" ah, lei così magrolina ( mia sorella è una ragazza normalissima,una 44/46) e invece la sorella così gros...!" Il tutto facendo un verso strano con le braccia con le quali sembrava ballasse il ballo del qua qua... !
    Ora, se un frate, che dovrebbe accogliere tutti a braccia aperte, essere buono e non fare nessun tipo di distinzioni, ha una mentalità così ristretta, tanto che la prima cosa che fa notare davanti al letto di un'ammalata è la grassezza della sorella, come possiamo pretendere che un giornale di moda non associ la magrezza alla bellezza?!
    Questa è una ristrettezza mentale, una pochezza, un'ottusità che non passa!
    Che amarezza!

    http://mfashionwithlove.blogspot.it/

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  10. Sono abbonata a Grazia e avevo letto l'intro del direttore. Quell'aggettivo mi è subito saltato agli occhi, è uno schiaffo in pieno viso e anche io mi sono sentita punta sul vivo, tanto che volevo scrivere al giornale (per quanto concordi con My Vintage Curves). Quella parolina è proprio lo specchio di una mentalità radicata, direi proprio un lapsus freudiano. Fa capire che anche se oggi si parla di più del fenomeno "curvy" in realtà si tratta solo di superficie, si cavalca l'onda di un fenomeno che ancora non ha fatto breccia nell'immaginario collettivo, in cui magro e grasso sono in pratica delle categorie estetiche. Inutile aspettarsi coerenza dalle riviste femminili, per ogni articolo "curvy-friendly" ce ne sono mille che propongono/impongono la magrezza come unica alternativa positiva, e se non c'è l'articolo basta una parolina a rendere tutto chiaro. Dobbiamo fare tanta strada ancora, noi blogger abbiamo iniziato, magari un passetto dopo l'altro riusciremo a cambiare un po' questa mentalità...

    VERDEMENTA - fashion blog di una taglia 46

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  11. Non posso che accodarmi ai commenti qui sopra, quello che forse è stato messo come un aggettivo "per far numero" (elencando una serie di caratteristiche positive a sostegno della tesi che "lei nella vita le ha tutte") si è rivelato un grande strafalcione, come se per essere di successo si debba essere magre... ma onestamente, la cosa non mi meraviglia più di tanto...

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  12. Ciao! ho trovato il tuo post per caso e mi è piaciuto tantissimo il tuo articolo, veramente molto interessante!
    Io odio questa moda della magrezza, le ragazze ormai se non sono scheletriche e si vedono le ossa non si sentono belle e appagate. Tutto questo ha aumentato la percentuale delle malattie alimentari, che sono una piaga gravissima della nostra società.
    iniziamo noi blogger a promuovere una nuova idea di bellezza, come negli anni quaranta, dove la donna poteva ancora essere donna.
    ❤The fashion witch blog

    ❤CriCri Vlog

    ❤Bloglovin

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  13. Sono sempre felice quando vedo che ci sono donne che s'indignano su questi messaggi distorti dei mass media. Ma, ahimè, facciamocene una ragione, il cosiddetto "fat talk" (come chiamano gli inglesi quel modo di riferirsi al valore delle persone sulla base di quanto siano grasse o meno, sul chiacchiericcio continuo tra donne su diete e cellulite) pervade la nostra quotidianità Hai ragione a sentirti un po' turbata dagli apprezzamenti che ricevi perché hai perso peso recentemente: frasi del tipo "Ti vedo bene, sei dimagrita?" celano, dietro gli scambi comunicativi quotidiani con chi ci circonda, tutto un pensiero legato alla magrezza come valore assoluto non solo di bellezza, ma anche, pericolosamente, di benessere fisico e soprattutto mentale. Chi è magro dovrebbe essere anche, secondo una rappresentazione sociale condivisa, equilibrato, attivo, solare, sereno, determinato, che sa raggiungere gli obiettivi e adeguato nelle relazioni. Salvo poi che non è proprio così..o ad ogni modo il peso sulla bilancia non misura mai il valore di noi come persone. Pensavo che oltre ai mass media, sarebbe davvero utile proporre questi temi anche nelle scuole per educare al corpo e al benessere emotivo... Diffondiamo questi messaggi propositivi e maggiore senso critico. Brava!

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  14. Ho letto anch'io grazia la scorsa settimana e sono d'accordo con tutte voi! Sono sempre stata "cicciotta", ma come tutti al mondo mi sono dovuta fare le ossa per raggiungere i miei obiettivi, ed ora che sono a casa, disoccupata, quando mi lamento di non trovare lavoro, mi sento dire (anche da parenti...!!!) che magari non trovo lavoro per la mia forma fisica...scusa??!!?? il cervello è inversamente proporzionale alla taglia??? Non mi sembra proprio! Anzi!!! Anche perchè il cervello è formato di grasso!!
    Scusate lo sfogo...ma penso siate tutte d'accordo!
    Se volete seguirmi ho un piccolo blog:

    www.stilosare.wordpress.com

    p.s. e ricordate...unite sconfiggeremo anche questi pregiudizi!!!

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  15. Certo che mi sento parte anche io di questo tuo appunto. Ormai abbiamo fatto l'abitudine a vedere le donne di successo anche belle e magre. Non posso dire mai perchè donne formose ce ne sono ma molto meno rispetto alle altre. E poi ho notato che quelle diventate famose in carne poi le fanno dimagrire... ma uffi erano diventate famose cosi perchè devono dimagrire?... es. Geppy Cucciari quindi il tuo commento cade a fagiuolo ed il messaggio è .. siii sei famosa sei simpatica ma se diventi piu magra vedrai che successo avrai. E' una gran tristezza ed io non sò proprio cosa dire.
    Ciao e ti abbraccio da una oversize....

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    1. io non lotto più, é una battaglia persa in partenza. Certo, ogni tanto mi fuma il cervello, come in questo caso, ma viviamo in un paese dove l'apparire conta più dell'essere e non vedo grandi cambiamenti all'orizzonte. Apprezzo il lavoro e la dedizione di tante blogger ma non penso cambierà niente in questo nostro Paese, no.
      Ricambio l'abbraccio affettuoso

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